A statement from EFTA on the war between Israel and Palestinians

EFTA calls for immediate humanitarian help with food, water and adequate medical aid to the civilian victims of war.
We are witnessing an escalation of violence that is inhuman and full of rage and pain. As European systemic practitioners and psychotherapists of EFTA – concerned with the well-being of the mind, heart and life of each individual person, of couples and families – we appeal for respect for human rights and for the lives of the civilian populations of the two territories. The vicious circle of violence that has been created must be interrupted.This is only possible when people are considering each other’s needs.
It is necessary to go beyond the horrific massacres of these days and not feed the escalation, overcoming the impasse that only produces violence.
No position is solely right in this conflict. Diplomatic pressure is needed to make political negotiations happen.
If not, new generations on both sides will carry on the trauma-infected consciousness causing only destruction and death as in the past.
Our humanity depends on our courage to believe in peace-making interventions.

Una dichiarazione dell’Associazione europea di terapia familiare (EFTA) sulla guerra tra Israele e Palestinesi

L’EFTA chiede immediati aiuti umanitari, cibo, acqua e cure mediche adeguate pei I civili vittime della guerra.
Stiamo assistendo ad un’escalation della violenza che risulta inumana, piena di odio e di dolore. Come professionisti sistemici e come psicoterapeuti dell’EFTA – preoccupati del benessere della mente, dei cuori e della vita di individui, coppie e famiglie – ci appelliamo a favore del rispetto dei diritti umani, per la vita della popolazione civile dei due territori. Il circolo vizioso che è stato creato deve interrompersi. Questo è possibile solamente se le persone si ascoltano reciprocamente.
E’ necessario superare i terribili massacri di questi giorni e non rinforzare la simmetria, superando l’impasse che produce solo violenza.
Nessuna delle posizioni nel conflitto è di per sé giusta. Abbiamo bisogno di fare pressione diplomatica perché abbia luogo una negoziazione politica, altrimenti le nuove generazioni da ambo le parti mostreranno una consapevolezza infettata dal trauma che causerà solamente distruzione e morte, come adesso e nel passato.
La nostra umanità dipende dal coraggio di credere in ogni possibile intervento per costruire la pace.